CENNI STORICI

Cologna Veneta ha un’origine antica, rilevabile anche nello stesso nome “Colonia”. Dopo il Mille, Cologna si sviluppò come centro fortificato, ma il castello fu spesso soggetto a vicende belliche dovute ad invasioni barbariche e a lotte tra feudatari. In seguito alle dominazioni dei Longobardi e dei Franchi, regnarono i Maltraverso e i Malacappella e, all’inizio del XIII secolo, subentrarono gli Estensi. Tra il 1260 e il 1387 Cologna divenne scaligera e il castello fu circondato da una nuova cinta muraria per merito di Alberto della Scala (1287 circa). Successivamente, i Visconti e i Carraresi suddivisero la cittadina in cinque quartieri: Castello, Cocinghi, Zuccaro, Maggiore, Chiosaro.
Nel 1300 il complesso della Rocca venne restaurato da Antonio della Scala e di questo oggi rimangono alcune tracce con un torrione e parte delle mura nei pressi del Duomo. L’intera cinta del Castello si componeva di 12 torri, mentre la Rocca, la fortezza quadrangolare, era formata da otto torri, quattro angolari e altre quattro rompi tratta più piccole. Nell’antica cinta si aprivano tre porte: la porta Vittoria presso il ponte di S. Bartolomeo, la porta Romana che indirizzava verso Padova e la porta Veronese che si apriva sulla strada per Verona. La porta Romana si trova inserita nella Torre civica detta anche Torre dell’orologio, facente parte della cinta scaligera del XIII secolo.

PIANTINA STORICA DI COLOGNA VENETA

1943 Marin Sanudo
Grazie alle mappe del catasto napoleonico è possibile percorrere e riconoscere la cinta degli Scaligeri. Partendo dalla torre Mainarda (oggi campanile) nell’angolo sud-ovest della Rocca, le mura si raccordavano con la torre Marcello (casa Gaspari) e, in via Papesso, con la torre Ceriolo. Oltrepassata la porta di via Leonardo da Vinci, s’incontra il restaurato complesso che ingloba la torre Quartarolo; proseguendo, all’angolo tra via Papesso e corso Guà, sorgeva la torre Grazia. Da qui le mura volgevano a nord lungo il corso del fiume: spiccava la Torre Civica con la porta Romana e poco oltre s’incontrava un’altra torre che oggi si distingue appena nel palazzo Grazia-Pini-Bressan. A seguire, presso via Torcolo, torre Carminati che fa parte integrante di questo ristorante. Le mura poi, si collegavano con le due torri del Podestà (angolo di nord-est), oggi inglobate nel Palazzo Pretorio che era l’antica residenza dei Pretori e Governatori di Cologna, costruito nel XIV secolo per volere di Cansignorio della Scala; in seguito, durante la Serenissima, divenne sede del Podestà-Capitano. Da qui la cortina muraria deviava verso la Rocca con altre due torri: una in via Rocca Vecchia e l’altra che sovrasta la porta Veronese, purtroppo smozzata.